di Marina Calanca, Luigi Cipollini, Federico Fornasari, Silvia Giacomelli, Giuliana Palumbo e Giacomo Rodano

Utilizzando i dati del Ministero della Giustizia, il lavoro presenta nuove evidenze sul funzionamento dei fallimenti e dei concordati preventivi, le principali procedure concorsuali dell’ordinamento italiano. Riguardo ai fallimenti, circa il 44 per cento delle procedure si chiude senza alcun riparto, con rilevanti differenze territoriali (35 per cento al Nord e più di 50 al Centro-Sud). Le procedure durano in media circa 7 anni, quasi 9 se vi è il riparto, 5 anni senza. La durata è più elevata al Sud, indipendentemente dall’esito; la fase della procedura che richiede più tempo è la liquidazione dei beni. Riguardo ai concordati preventivi, solamente il 20 per cento delle domande giunge all’omologazione e in circa il 20 per cento di questi casi la procedura si conclude con un fallimento. Quasi due terzi dei concordati omologati hanno una funzione liquidatoria. Dopo la riforma del 2012 è incrementato il numero di concordati omologati ma si è ridotto il tasso di ammissione (indice di un potenziale uso a fini dilatori); dopo quelle del 2013 e del 2015 si è ridotto l’utilizzo dello strumento senza un aumento del tasso di ammissione.

31 luglio 2023

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