di Giulio Andreani e Angelo Tubelli

Con alcune risposte a interpello fornite negli ultimi mesi l’Agenzia delle Entrate ha affrontato diversi aspetti problematici della disciplina delle sopravvenienze attive da esdebitazione; ciò nonostante, non pochi nodi interpretativi restano ancora da sciogliere. Una delle questioni affrontate con tali risposte concerne la componente reddituale rilevata in caso di rinegoziazione del debito iniziale a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di mercato (cosiddetto “day one profit”), che può beneficiare del regime di detassazione previsto dall’art. 88, comma 4-ter, del T.U.I.R. se la rinegoziazione è connessa a uno degli istituti della legge fallimentare richiamati da tale norma.

L’Agenzia non si è invece espressa sul trattamento fiscale da applicare alle componenti di costo che – come prescritto dal criterio del costo ammortizzato – vengono successivamente imputate al Conto economico per riallineare progressivamente il valore contabile del debito a quello di rimborso, le quali per ragioni di ordine logico sistematico dovrebbero essere considerate non deducibili.

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