di Giulio Andreani e Angelo Tubelli

Ha natura di sopravvenienza attiva e, come tale beneficia della detassazione prevista dall’articolo 88, comma 4-ter, del Tuir se conseguita in relazione a un piano attestato di risanamento, la riduzione dei debiti calcolata come differenza tra l’ultimo valore contabile del debito e il valore attuale dello stesso in base al tasso di mercato.
Lo ha precisato l’agenzia delle Entrate con le risposte a interpello 302 e 303 relative al trattamento fiscale della componente reddituale che (sia in base all’Ifrs 9 sia in base all’Oic 19) emerge in caso di rinegoziazione del debito iniziale a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di mercato con variazione sostanziale dei relativi termini. In tale ipotesi, infatti, da un lato vanno eliminate le passività finanziarie originarie e dall’altro vanno iscritte le nuove passività finanziarie al fair value, con rilevazione della differenza positiva tra la due voci, comunemente denominata day one profit. Ad esempio, se un debito di 100 viene ridotto a 60 per stralcio, con un valore attuale di 48, essendone previsto il pagamento dilazionato in più anni, è sopravvenienza detassata non soltanto 40 manche il day one profit di 12.

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